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Calcolo volume rifiuti

Calcolare il volume di un cumulo o di un invaso senza dover accedere fisicamente al sito è ormai una attività di routine, grazie all’utilizzo di droni e di tecniche di “range imaging” mediante software del tipo “structure from motion”.

A volte, però, la cosa non è così semplice.

Per esempio, in questo caso si trattava di un cumolo di rifiuti, materiali estremamente eterogenei, con presenza di vegetazione sia sui bordi che sulla sommità del cumulo.

Inoltre il piano di base era inclinato e non era possibile accedere al sito, nemmeno per battere dei punti o per prendere delle misure.

L’approccio combinato, fotogrammetrico e LIDAR, ha consentito di rilevare con accuratezza la posizione e l’estensione dei rifiuti, anche in presenza di vegetazione, e di calcolarne il volume.

Le principali criticità – riconducibili alla necessità di pulire la nuvola dai punti vegetali e alla pendenza del terreno – sono state superate grazie all’impiego di strumenti e software in grado di gestire dati complessi in modo automatizzato e, ove necessario, anche manuale.

In futuro, l’evoluzione della sensoristica e l’impiego di algoritmi di intelligenza artificiale per la classificazione dei punti consentiranno di migliorare ulteriormente la velocità, la precisione e l’automazione di queste operazioni, offrendo soluzioni sempre più efficaci per la gestione di siti contaminati o caratterizzati da depositi di rifiuti.