Mappatura coperture in Eternit
La soluzione dell’annoso problema delle fibre di amianto presenti in numerosissimi manufatti, passa attraverso l’individuazione e la mappatura degli stessi.
Attraverso l’utilizzo intelligente del telerilevamento, ovvero l’acquisizione di dati da remoto sfruttando vettori multi-piattaforma, associato al trattamento dati in ambiente GIS, è possibile ottenere dei risultati di eccellente qualità in poco tempo.
Air Abruzzo ha accettato la sfida proposta da Res.Gea sia per l’importanza di questo tema dal punto di vista ambientale, e sia per gli stimoli che il progetto offre alla nostra crescita professionale. Come Azienda leader sul territorio nel settore dei servizi di lavoro aereo tramite droni, Air Abruzzo è interessata ad un ampliamento dei campi di applicazione, con la certezza che, grazie alla esperienza maturata in questo campo, si possa apportare un grosso contributo in numerosi ambiti.
Il metodo proposto, infatti, oltre a produrre il dato più valido sotto il punto di vista scientifico, è competitivo anche dal punto di vista economico. La forza e l’unicità del metodo, infatti, stanno nell’aver progettato e realizzato una serie di algoritmi esclusivi in grado di elaborare immagini multispettrali ad alta/altissima risoluzione di tipo commerciale, pertanto molto economiche, o addirittura totalmente gratuite per gli enti pubblici o le pubbliche amministrazioni che decidono di avvalersene.
Il progetto è stato ormai testato su quasi 20.000 Kmq, in 16 Regioni Italiane, ed è ormai diventato il nuovo standard di riferimento.
L’utilizzo dei droni per questo fine ha comportato un grosso lavoro anche a livello autorizzatorio, in quanto le aree sottoposte a monitoraggio sono sovente inserite in contesti urbani, dentro ATZ aeroportuali, zone industriali, etc.
É stato attivato, quindi, un dialogo con ENAC, l’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile che regola il settore, al fine di ottenere le necessarie autorizzazioni.
A tal proposito, sarà a breve proposto ad ENAC anche una attività sperimentale per condurre le ispezioni in condizioni BVLOS (beyond visual line of sight) ovvero oltre la visuale del pilota, al fine di ampliare le aree sottoposte a monitoraggio.
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