Ma i droni sono assicurati?

Ma i droni volano assicurati? Esistono polizze per coprire i danni eventualmente cagionati a terzi? Gli Operatori di droni sono tenuti a stipulare un contratto di assicurazione per responsabilità civile?

E’ giusto porsi queste domande, ed anche qui quello che viene fuori è abbastanza sorprendente.

Le polizze non solo esistono, ma sono obbligatorie! E gli Operatori di droni, o per lo meno il 99% di essi, non sono coperti da assicurazione! E qui ci starebbe bene una di quelle faccette ad icona con gli occhi spalancati.

In ambito aeronautico questo dubbio non esiste, infatti qualsiasi attività di lavoro aereo non può prescindere dalla copertura assicurativa.

Come riportato anche nei precedenti post, per la normativa Italiana (ma anche per quella europea) i droni professionali (APR “aeromobili a pilotaggio remoto”) sono, appunto, aeromobili, e come tali devono sottostare a tutta la regolamentazione e legislazione applicabile di ambito aeronautico, compreso l’obbligo di assicurazione.

In Italia, stando ai dati forniti da ENAC e dalle associazioni di settore, solo l’1% degli Operatori di droni operanti sul territorio ha completato l’iter di autorizzazione previsto. Va da se che gli altri operatori non possono stipulare alcuna polizza, ammesso che ne siano intenzionati.

Nessuna compagnia di assicurazioni, infatti, assicurerebbe un soggetto che non è in regola con la normativa, o peggio, in caso di incidente non risarcirebbe mai i danni da esso causati. Per fare una analogia, sarebbe come guidare senza patente un’automobile non immatricolata!

Sia chiaro: per la legge Operatori di droni e committenti condividono le responsabilità (civili e penali) legate alle operazioni di volo.

Gli Operatori più furbi (ma io aggiungerei incoscienti) tra quelli “non in regola” hanno già pensato ad un escamotage. Siccome esistono polizze per gli aeromodelli (giocattoli quindi) che prevedono premi irrisori, di poche decine di euro, fanno finta di essere degli aeromodellisti ed utilizzano questo tipo di polizze. Magari all’ignaro committente riferiscono pure di essere regolarmente assicurati.

Per i committenti avveduti, però, oggi esistono degli strumenti di verifica.

Il primo è il sito web di ENAC, in cui vengono pubblicati i nominativi degli Operatori riconosciuti (e come tali tenuti alla stipula di una polizza professionale).

Il secondo, di più facile consultazione, è il sito web http://www.operatori-apr.it/, in cui gli Operatori riconosciuti da ENAC sono rappresentati su una mappa d’Italia con gli estremi della Società.

Chi non compare sulla mappa non è assicurato. Facile no?

Ad essere scrupolosi fino in fondo bisogna anche dire che ENAC non si assume la responsabilità di eventuali autodichiarazioni fraudolente da parte degli Operatori quindi, a scanso di equivoci, il committente farebbe bene a chiedere all’Operatore una copia della polizza, prima di affidare qualsiasi incarico.

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