Una targa per i droni

Una delle tante novità introdotte ad inizio anno (2024) da EASA nel mondo delle operazioni con droni è quella del RID – Remote ID.

Si tratta di un sistema di identificazione da remoto che consente alle forze dell’ordine, ma anche ai liberi cittadini, di conoscere i dati identificativi dei droni, anche mentre volano.

Tale sistema, infatti, prevede che i droni stessi emettano un segnale aperto in broadcast in modo che un ricevitore a terra possa riceverlo. Esistono già delle APP, istallabili sui dispositivi mobili, in grado di intercettare e mostrare all’utente tali informazioni.

“In un mondo in cui il numero di droni è in rapida crescita, sta sorgendo una nuova era nella gestione dello spazio aereo. Un cambiamento di paradigma è in corso mentre ci troviamo sull’orlo della rivoluzione del Remote ID, introducendo un futuro in cui gli aeromobili, pilotati o senza pilota, saranno digitalmente visibili – simile a avere una targa nel cielo.”

Tale obbligo per gli Operatori di droni si applica a tutte le operazioni SPECIFIC (Le operazioni OPEN devono essere condotte con droni dotati di marcatura di classe, già provvisti di tale dispositivo).

Quali informazioni devono trasmettere gli UAS?

 il codice operatore, la posizione geografica dell’UAS e la sua altezza di volo rispetto al suolo, la posizione del pilota remoto o, qualora quest’ultima non sia disponibile, il punto di decollo dell’UAS, etc…


Chi può ricevere queste informazioni?

Queste informazioni potranno essere rilevate da ogni cittadino tramite un’apposita app per smartphone. Solo le autorità preposte ai controlli potranno invece risalire all’identità dell’operatore.

Il mio drone ha il RID?

 Gli UAS con marcatura di classe C1, C2, C3, C5 e C6 sono già dotati di un sistema di identificazione remota, mentre appositi moduli aggiuntivi potranno  essere installati sugli UAS non ancora dotati di un sistema di identificazione conforme alla normativa applicabile.

Cosa deve fare l’Operatore?

L’operatore UAS dovrà caricare sul modulo del sistema di identificazione remota il proprio codice operatore, ricevuto all’atto della registrazione sul portale D-Flight.

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